Mugiallo 2018

Nel 2018, per la prima volta, sono stata al Mugello (detto Mugiallo), come spettatrice (ovviamente).

Da appassionata non posso che descrivere quest’esperienza come un qualcosa di eccezionale.
Ho avuto la fortuna di essere presente ad una gara, in casa al Mugello, dove dalla pole partiva proprio Valentino Rossi (per poi tagliare il traguardo al terzo posto). Con, per di più, doppietta Ducati e prima vittoria in assoluto per Jorge Lorenzo in rosso.

Essere lì, in mezzo a tutti quei tifosi, sotto il sole cocente, in mezzo al “chiasso” dei motori mi ha trasmesso una grandissima emozione.

C’è da dire che non è servito il megaschermo per capire che un pilota, in particolare il campione in carica, Mark Marquez, era scivolato ad una curva. Il boato del Mugiallo ci ha avvisati. Vibrava pure la terra sotto ai piedi.
Dal momento che Marquez non si è fatto nulla, se non ferito nell’orgoglio, posso dire che è stato il momento più assurdo e contemporaneamente il più divertente della giornata.

Invadere la pista per andare sotto al podio. Tra tifoserie diverse che erano indistinguibili se non per il colore del berretto: tutti felici a festeggiare i piloti sul podio. Fantastico.

Con questo quadro ho cercato di rappresentare l’emozione di essere lì.

Seduta lì, sul tratto del rettilineo in mezzo al muro giallo, potevo vedere lo scollino, che con tutte quelle persone sembrava un’onda. Un’onda gialla cavalcata da Valentino Rossi, protagonista assoluto. Soprattutto quel giorno, unica sua pole nel 2018.

Il senso di unità, però, era palpabile anche tra tifosi di Valentino e Ducatisti. (I tifosi di altri piloti erano come mosche bianche). Ovunque mi girassi c’era qualcuno con una bandiera tricolore, io stessa ne indossavo una. Lo spettacolo delle frecce prima della gara della MotoGP…
tutto dava un senso di unità.

I cori intonati da tutti, indipendentemente dal colore della maglietta indossata…

Anche i fumogeni e il loro forte odore di zolfo che avvolgeva la folla.

Guarda qualche foto:

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